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Angelo Galantino

Il Califfato di Siria: 800 civili uccisi

2025-03-09 18:06

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Geopolitica, Isis, Al Qaeda, Siria, al jolani,

Il Califfato di Siria: 800 civili uccisi

Chi scrive lo ha sempre sostenuto: Al-Jolani è un terrorista.


Sì, il “democratico” Al-Jolani. Il “liberatore” della Siria.


Quello che nel 2014 vestiva e posava in foto come Osama Bin Laden sentendosi il suo degno successore.


Chi conosce la materia sa bene quanto sia importante la simbologia.


Nel 2014 Charles Lister, esperto del Middle East Institute, parlando del Fronte al Nusra, il gruppo guidato da Al-Jolani, disse: «L'obiettivo del Fronte al Nusra è semplice: cerca di costruire un crescente mantello di legittimità in Siria, che un giorno in futuro sarà di importanza imperativa per giustificare l'istituzione di un emirato islamico» (https://www.europapress.es/internacional/noticia-significa-ruptura-frente-nusra-qaeda-20160730085949.html)


Le parole profetiche hanno trovato la realizzazione esattamente 10 anni dopo.


Eppure, agli occhi incauti e smemorati del mondo occidentale, è bastato dismettere la tuta mimetica e indossare una cravatta per sancire il passaggio da terrorista a rivoluzionario e vedersi cancellare la taglia “morto o vivo” da 10 milioni di dollari.


L’Occidente ha consegnato e consentito la nascita di un nuovo Califfato; riconoscendolo e legittimandolo.


Nelle ultime ore circa 800 civili alawiti sono stati massacrati (https://www.france24.com/en/middle-east/20250308-more-than-300-alawite-civilians-killed-syria-security-forces-allies-since-thursday-monitor-says).


Non semplicemente uccisi, no. Esecuzioni spettacolarizzate nel classico stile jihadista.


Non è difficile recuperare in rete i video delle uccisioni e ciò per due semplici ragioni.


La prima è un monito a tutti gli infedeli presenti in Siria (tra i quali sono ovviamente inclusi, è bene ricordarlo, anche e soprattutto i musulmani sciiti).


La seconda, di estrema importanza, è per la propaganda jihadista.


Il messaggio, che grazie ai social arriva ovunque, è estremamente chiaro: «Abbiamo un nuovo Califfato, imponiamo le nostre “Leggi”, il mondo occidentale ci stringe la mano e non interviene; guardate come si ammazzano gli infedeli. Guardate, emulate e replicate. Ovunque voi siate nel mondo».




Il colpevole silenzio occidentale è un atto di debolezza. Una giustificazione alla violenza. È l’accettazione della “giusta morte degli infedeli”. Nessuno incluso.


Preparatevi ad una ondata emulativa in Europa senza precedenti poiché i prossimi infedeli da uccidere siamo noi.




Ndr. Fino all’ultimo sono stato combattuto se accompagnare l’articolo dalle immagini di una delle esecuzioni. Ho scelto di non farlo poiché sembra quasi che la nostra società sia assuefatta a questo dolore.


C’è stata una “normalizzazione”. Una inconsapevole accettazione.


E questa è la conseguenza più pericolosa per la nostra società.