Il gruppo terroristico Hayat Tahrir-al-Sham (HTS) - "Organizzazione per la liberazione del Levante", precedentemente noto come Jabhat al-Nusra, ha conquistato la Siria.
È significativo che i militanti islamici in Siria abbiano lanciato la loro offensiva subito dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, segno che abbiano pianificato questa offensiva da diverso tempo, approfittando degli impegni su altri fronti delle truppe russe e, appunto, di Hezbollah.
L’ampliamento del controllo territoriale di Hayat Tahrir-al-Sham in quella zona può avere, tra le altre, due significative conseguenze.
Una è l’intensificazione di un nuovo fronte che impegnerà le forze militari dell’asse sciita.
La seconda è il forte slancio alla propaganda del jihad che condurrà ad una imponente nuova ondata di reclutamento tra le file dei gruppi terroristici, con evidenti ripercussioni anche in Europa.
La caduta di Damasco, quindi, riguarda tutto l’Occidente molto più di quanto si possa pensare.
La salita al potere di Al Jolani ha generato una serie di articoli, narrazioni e distorsioni dei fatti di proporzioni straordinarie.
Hayat Tahrir-al-Sham è stata definita come una "organizzazione di ribelli" e Al Jolani paragonato a Fidel Castro (in rete alcuni articoli mettono le foto di entrambi tentando di argomentarne le somiglianze).
Un abominio narrativo che vede il leader terrorista descritto come un liberatore di popoli oppressi con servizi giornalistici che magnificano la gioia di donne, coperta dal niqab, che "hanno gli occhi che sorridono perché sono libere".
I fatti sono stati stravolti finendo per definire ribelli e liberatori un gruppo che è, a tutti gli effetti, una organizzazione terroristica.
Hayat Tahrir-al-Sham (HTS) - "Organizzazione per la liberazione del Levante", precedentemente noto come Jabhat al-Nusra o anche al-Qaeda in Siria, è UNA ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA inserita nell’elenco dei gruppi terroristici riconosciuti dall’Unione Europea (M289).
Il loro leader, Abu Mohammad al-Jawlani, aka Ahmed al-Sharaa, era stato tra i candidati a succedere ad Ayman Al-Zawahiri per il comando di Al-Qaeda (poi andato a Saif al-Adel).
Al-Jawlani è inserito nell’elenco dei TERRORISTI indicato dall’Unione Europea (M242).
La gravità della diffusione di informazioni distorte e difformi dalla realtà, conduce inevitabilmente ad una doppia differente percezione.
Da una parte il mondo occidentale che esulta per la "liberazione della Siria".
Dall'altro il mondo estremista islamico che vede, nel neo costituito governo siriano, l'istituzionalizzazione di ciò che, ai loro occhi, è a tutti gli effetti un nuovo Califfato.
In sintesi, è come se il mondo "infedele" avesse preso coscienza dell'ineluttabile realtà jihadista, riconoscendola ed esultando per il suo arrivo.
Non si tratta di stabilire se ciò sia effettivamente vero ma di comprendere che per gli estremisti è così.
Inevitabile aspettarsi che ora, alla luce di questa convinzione, si realizzi un effetto domino sull'occidente con il desiderio di riportare il jihad in Europa.
I nostri media hanno alimentato e fatto rinvigorire un fuoco che era ormai sopito.
Un autogol clamoroso che avrò ripercussioni nel breve-medio periodo.
I primi effetti sono immediatamente visibili.
Oggi, nella giornata che segna l'inizio del Giubileo, cinque giovani di origine straniera, residenti in Italia, sono stati arrestati con l'accusa di aver fondato o di aver fatto parte di un'associazione terroristica a sostegno di Al Qaeda e dell'Isis.
Secondo le indagini, questi ragazzi, provenienti da Bologna, Milano, Udine e Perugia, sarebbero stati coinvolti nella creazione e nel sostegno di un'organizzazione terroristica d'ispirazione salafita-jihadista declinata in chiave takfirista, denominata «Da'wa Italia» finalizzata alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche «Al Qaeda» e «Stato Islamico».
In particolare, attraverso la propaganda di contenuti jihadisti e al reclutamento di nuovi adepti alla causa, si sono dimostrati pronti a raggiungere i territori controllati dalle milizie jihadiste in Africa e Siria.
Indubbiamente l'effetto domino della crisi siriana sta avendo ripercussioni anche in occidente con un effetto domino che è solo agli inizi.
L'istituzionalizzazione del nuovo "governo" siriano ha inciso sugli animi più estremisti, generando effetti emulativi e l'irrefrenabile desiderio di un Califfato che si estenda anche in Europa.
Questo è solo l'inizio.