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Attentato in Belgio: torna il terrore (o non è mai davvero andato via?)

A Bruxelles un uomo ha aperto il fuoco in pieno centro. Il bilancio è di due morti e di un ferito grave.

Secondo la polizia il killer è Lassoued Abdeslam, tunisino di 45 anni.

Nelle immagini, realizzate da un residente della zona, si vede l'uomo con una giacca arancione fluorescente e un casco bianco, con un kalashnikov in mano, salire su uno scooter e fuggire presumibilmente dopo aver sparato in un atrio di un palazzo e aver colpito due persone in un taxi. Le vittime sono due svedesi.

L’aggressore ha rivendicato l’attacco in un video pubblicato sul profilo Facebook avente vanity name Slayem Slouma, in cui ha dichiarato di essersi ispirato allo Stato Islamico.

Nel filmato in arabo, Lassoued dice: «Che piaccia o meno, io sono un mujaheddin di Allah nello Stato Islamico, l'Isis. Viviamo e moriamo per la nostra religione. Ho ucciso tre svedesi. Incontrerò Allah e il profeta con gioia».

Il ministro della Giustizia, Vincent Van Quickenborne, ha detto che l’uomo era noto ai loro servizi informativi e che aveva chiesto asilo. Quickenborne ha aggiunto che Lassoued era sospettato di tratta di esseri umani, residenza illegale e pericolo per la sicurezza dello Stato.

Stamattina Lassoued è rimasto ucciso dopo essere stato rintracciato dalla polizia in un bar di Schaerbeek. L'uomo aveva con sè l'arma usata nell'attentato.

Le vittime indossavano la maglia della nazionale di calcio svedese e si stavano recando allo stadio Re Baldovino per assistere alla sfida tra il Belgio e la loro squadra.

Non una casualità.

Difatti, nei mesi scorsi, la Al-Nusra Media Foundation, affiliata ad Al-Qaeda, in seguito all'incendio di una copia del Corano in Svezia, il 28 giugno 2023, ha pubblicato manifesti che chiedevano attacchi terroristici in Europa.

In particolare, in un poster in inglese e arabo, invitava i musulmani a diffondere paura, caos e uccisioni in Europa e a «vendicarsi di coloro che hanno insultato Allah e il Suo Messaggero» (Telegram e MEMRI, 12 luglio 2023).


La capitale belga, dunque, torna nel terrore dopo gli attentati di sette anni fa, all'aeroporto di Zaventem e alla stazione della metropolitana di Maelbeek, che causarono complessivamente 38 morti e 340 feriti.


(Fonte immagine: ladepeche.fr)

Belgio: preparavano un attentato. Arrestati 8 jihadisti.

L'ufficio del procuratore capo in Belgio ha riferito che la polizia federale, nell'ambito di un'operazione antiterrorismo volta a contrastare possibili attacchi, ha arrestato otto sospetti jihadisti.

È stato riferito che a Bruxelles e ad Anversa sono stati arrestati sospetti che stavano progettando di compiere attacchi terroristici in Belgio.

(Fonte: CBS News, 28 marzo 2023).


Secondo gli investigatori, l'obiettivo dell'attacco non è noto e per ora non saranno condivise ulteriori informazioni.

L'OCAD (CoördinatieOrgaan voor de DreigingsAnalyse), l'ente governativo che monitora la minaccia terroristica in Belgio, afferma che il livello complessivo di minaccia rimane a due (su quattro livelli), aggiungendo che le autorità hanno la situazione sotto controllo.


(Fonte immagine: aawsat)

Settimo anniversario degli attentati di Bruxelles

Si è tenuta ieri la commemorazione delle vittime degli attentati di Bruxelles del 2016 nel giorno del settimo anniversario.

(https://www.brusselstimes.com/417909/seven-years-on-from-terror-attacks-a-path-to-justice-for-victims)

Il più letale attacco sul territorio belga dalla seconda guerra mondiale. Una serie di esplosioni nella fermata metro di Maelbeek e all’aeroporto di Zaventem che causarono la morte di 32 civili e diversi feriti.

Gli attentati vennero rivendicati il giorno stesso dallo Stato Islamico attraverso l'agenzia di stampa Amaq.

E ferite andarono ben oltre quel giorno come ha dimostrato il caso di Shanti De Corte, giovane fiamminga di Anversa sopraffatta da traumi e depressione.

Sopravvissuta agli attentati ma sopraffatta dal dolore, dai traumi subiti e soprattutto dall’incapacità di superarli, Shanti ha chiesto al suo Stato, che glielo consentiva, di morire di eutanasia.

Cosa resta di quei giorni e quali sono i pericoli attuali?

«Rischio attentati alla metropolitana di Bruxelles, come nel 2016.»

Questo ciò che sostiene l’ambasciata degli Stati Uniti in Belgio che ha diramato ai suoi cittadini un avviso di allerta in cui invita a fare attenzione.

Se è vero che gran parte dei responsabili e fiancheggiatori sono stati assicurati alla giustizia, è altrettanto vero che nel lungo periodo l’azione terroristica ha conseguito un enorme successo se, a distanza di sette anni, la gente, il Paese e l’UE sono ancora destabilizzati da quegli eventi.


(Fonte immagine: brusselstimes)