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Iran: attentato all’Ambasciata dell’Azerbaigian

Un funzionario è stato ucciso e due guardie ferite a seguito di un attentato compiuti da un uomo che, armato di un Kalashnikov, ha preso d'assalto l'ambasciata dell'Azerbaigian nella capitale iraniana.

Il portavoce del ministero degli Esteri azero, Ayxan Hacizada, ha dichiarato che tutta la responsabilità dell'attacco spetta all'Iran poiché la recente campagna anti-azera nei media iraniani ha inasprito la situazione.

L'Iran, che confina a nord con l’Azerbaigian, ospita milioni di persone di etnia azera ed ha a più volte accusato il governo di Baku di alimentare il sentimento separatista nella sua regione. Le relazioni tra Baku e Teheran sono storicamente tese poiché l'Azerbaigian è uno stretto alleato della Turchia, storica rivale dell'Iran.

La situazione è stata ulteriormente appesantita dalla crescente collaborazione militare dell’Azerbaigian con Israele mentre l’Iran che teme che Tel Aviv possa utilizzare il territorio azero per sferrare un attacco.

L’episodio di ieri è avvenuto sullo sfondo di un contesto ben più ampio che, oltre alle parti menzionate, coinvolge scenari globali maggiori con evidenti ripercussioni sulla situazione interna dell’Iran, sul conflitto azero-armeno e sugli equilibri geopolitici dell’area.


(Fonte immagine: aljazeera)

Spagna: assalto in chiesa

Attimi di terrore ad Algeciras, in Spagna, dove un uomo ha ucciso una persona e ne ha ferite altre quattro dopo aver fatto irruzione in due chiese nel pomeriggio di ieri.

Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, un uomo è entrato in chiesa ed ha cominciato a scagliare a terra con il machete immagini religiose, crocifissi e candele, salendo fino all'altare. Il sacrestano ha cercato di fermarlo ma è stato aggredito.

Il primo attacco con il coltello è avvenuto all'interno della chiesa. Il parroco è fuggito in strada chiedendo aiuto ed è stato di nuovo colpito, questa volta mortalmente, in piazza.

L'aggressore proveniva da un’altra chiesa dove, dopo aver gridato «Per Allah, Per Allah», aveva aggredito un salesiano che in quel momento stava celebrando la messa.

L’uomo, che indossava una djellaba, tradizionale tunica tipica del Maghreb, è un marocchino di 25 anni e non aveva precedenti.

Le indagini sono ancora in corso ed è verosimile l’azione di un “lupo solitario” con matrice islamista.