Saif al-Adel: il nuovo leader di al-Qaeda
Secondo un rapporto di esperti delle Nazioni Unite, Saif al-Adel è stato identificato da molti Paesi come il nuovo leader “de facto e non contestato” di al-Qaeda.
(https://www.washingtonpost.com/world/2023/02/15/al-qaeda-leader-saif-al-adel/)
Al-Adel, che è ricercato dagli Stati Uniti in relazione agli attacchi del 1998 delle sue ambasciate in Tanzania e Kenya, è un ex membro dell'esercito egiziano e in seguito ha combattuto i sovietici quando hanno invaso l'Afghanistan nel 1979. È anche un membro fondatore di al-Qaeda ed era un lealista di Osama bin Laden, la mente degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.
Quando le forze statunitensi hanno ucciso il successore di bin Laden, Ayman al-Zawahiri, in Afghanistan l'anno scorso, Adel è stato ritenuto da molti esperti come il probabile prossimo leader del gruppo terroristico.
Le autorità statunitensi avevano precedentemente offerto una taglia di 10 milioni di dollari.
Al-Qaeda non ha però dichiarato pubblicamente Adel quale suo nuovo leader, forse a causa delle sensibilità politiche del regime talebano in Afghanistan.
Rita Katz, esperta di estremismo e direttrice del SITE Intelligence Group, aveva ipotizzato che al-Qaeda avrebbe nominato un nuovo leader sotto un alias che non svelasse un “volto”.
Molti Stati membri delle Nazioni Unite sospettano che il “fattore chiave”, dietro il silenzio di al-Qaeda, sia la probabile residenza di lunga data di Adel nell'Iran a maggioranza sciita. Il gruppo terroristico sunnita considera da tempo i musulmani sciiti come degli apostati.
Di conseguenza, la presunta presenza di Adel in Iran pone “questioni teologiche e operative difficili” per al-Qaeda.