Attentato in Iran: esplode il conflitto?

Un alto ufficiale dell'intelligence dei Pasdaran, Mohammed Akiki, sarebbe in gravi condizioni dopo avere subito un tentativo di assassinio a Teheran.

Lo riporta il sito Bnn Network: «Mohammed Akiki ha subito un agguato nella capitale del Paese in circostanze misteriose. Al momento, la vicenda è avvolta nella nebbia e ci sono pochissime informazioni disponibili».

Sui social media, è già stato definito un attentato. L’ufficiale era un membro di spicco dell'Organizzazione di intelligence del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche (Islamic Revolutionary Guard Corps, acronimo IRGC e noti come Pasdaran), organizzazione istituita nel 2009.

L'Irgc disporrebbe di un'ampia gamma di informatori.

In Iran è ancora vivo il risentimento per l’assassinio di Qasem Soleimani, ucciso il 3 gennaio 2020 in un attacco con drone all’aeroporto di Baghdad, in Iraq, per ordine dell’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Lo scrittore israeliano Amir Tsarfati sul suo canale Telegram ha dichiarato che «È possibile che dietro all'attentato ci sia il Mossad».

Nel frattempo Teheran ha inviato un messaggio a Israele, tramite l'inviato Onu in Medio Oriente, spiegando che non vuole un'ulteriore escalation nella guerra tra Hamas e Israele ma che dovrà intervenire se l'operazione israeliana a Gaza dovesse continuare.

L’attentato delle scorse ore potrebbe aver compromesso definitivamente i canali della diplomazia, facendo naufragare ogni possibile mediazione e alimentando il fuoco di un conflitto che, ora, rischia di ampliarsi nell’intera area.

Sempre ieri è stato ucciso uno dei più importanti registi iraniani, Dariush Mehrjui. Il regista è stato accoltellato a morte in casa vicino a Teheran insieme alla moglie. «Durante le indagini preliminari abbiamo scoperto che Dariush Mehrjui e sua moglie, Vahideh Mohammadifar, sono stati uccisi da coltellate multiple al collo», ha reso noto il magistrato Hossein Fazeli-Harikandi.
In un'intervista la settimana scorsa al quotidiano Etemad, la moglie aveva dichiarato di aver subito minacce e un furto nella loro casa ma le autorità inquirenti hanno fatto sapere che non era stata presentata alcuna denuncia.

L'83enne Mehrjui era noto per le tante pellicole girate, a cominciare da "The Cow" nel 1969, "Mr Gullible" (1970), "The Cycle" (1977), "The Tenants" (1987), "Hamoun" (1990), "Sara" (1993) , "Pari" (1995) e "Leila" (1997). Tra il 1980 e il 1985, il cineasta aveva vissuto in Francia per lavorare al documentario “Viaggio nella terra di Rimbaud”. Tornato in Iran, aveva trionfato al botteghino con “The Tenants”.


(Fonte immagine: bnn network)