Afghanistan: attentato al Ministero degli Esteri

Un attentatore suicida si è fatto esplodere oggi nei pressi del Ministero degli Esteri di Kabul.

Secondo al-Jazeera, l’esplosione sarebbe avvenuta durante un incontro tra una delegazione cinese ed i Talebani.

Il vice ministro talebano dell’Informazione e della Cultura, Muhajer Farahi, ha dichiarato: «Oggi era attesa una delegazione cinese al Ministero degli Esteri ma non sappiamo se fosse presente al momento dell’esplosione».

È importante ricordare, in questo contesto, l’attentato a Kabul, del 12 dicembre 2022, rivendicato dallo Stato Islamico, che aveva preso di mira il Longan Hotel di proprietà cinese.

L’attacco aveva spinto il governo di Pechino a esortare i propri cittadini a lasciare l’Afghanistan.

L'avviso è stato una battuta d'arresto per i leader talebani che cercavano di attrarre investimenti stranieri nella speranza di fermare la crisi economica discendente nel Paese.  

Da quando l’amministrazione guidata dai talebani ha rovesciato l'Afghanistan, il 15 agosto 2021, sono considerevolmente incrementati gli attentati dell’affiliata locale dello Stato Islamico della Provincia di Khorasan.

L’ISIS-K è stato fondato nel 2015 da reduci talebani pakistani, principalmente attivi nella parte nord-orientale dell’Afghanistan.

È un movimento più piccolo e più recente che abbraccia una versione più violenta dell'Islam rispetto ai talebani.

Secondo un rapporto del Center for Strategic and International Studies, l’ISIS-K “ignora i confini internazionali e immagina che trascenda il territorio degli Stati nazionali come l’Afghanistan e il Pakistan”.


(Fonte immagine: cnsnews)