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Qatar: il “giallo” del TG1

Il primo febbraio il TG1 della sera ha mandato in onda un servizio in cui si presentavano alcuni documenti relativi ad una serie di presunti pagamenti per oltre 220 milioni di dollari, effettuati dal Qatar, ai membri del governo e delle forze armate afgane per “convicerli” a non resistere all’avanzata dei talebani e a favorirne l’entrata al potere.

Operazione che portò alla caduta di Kabul nel 2021.

(https://ilmanifesto.it/soldi-ai-capi-afghani-per-cedere-ai-talebani-qualcosa-non-torna)


Nessuna testata nazionale ha riportato la notizia e chi lo ha fatto l’ha subito rimossa.

Anche a livello internazionale non c’è stata nessuna ricaduta, se non da parte di qualche piccolo giornale di area mediorientale.

Su RaiPlay, inoltre, il TG del 1 febbraio è l’unico a non essere in archivio.

È come se la notizia fosse scomparsa, letteralmente cancellata, dal mondo dell’informazione.

Due le probabili motivazioni:

  • la notizia non aveva fondamenti reali;
  • qualcuno ha agito per farla sparire.


La “questione Qatar” affonda le sue radici nel passato.

Nel 2017 Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Bahrain hanno annunciato lo stop dei rapporti diplomatici con il Qatar accusandolo di finanziare i terroristi.

(https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/amp/ContentItem-16eb0774-deae-4716-bddc-119ef678fabf.html)

La rottura dei rapporti diplomatici avvenne appena 15 giorni dopo la visita a Riad del presidente americano, Donald Trump, che chiese ai Paesi musulmani di agire in maniera decisiva contro l'estremismo religioso.

Oltre ad annunciare la rottura delle relazioni diplomatiche con Doha, l'Arabia Saudita, gli Emirati arabi uniti e il Bahrain decretarono l'espulsione di tutti i cittadini qatarini, dando loro 14 giorni per partire.  

I governi di questi tre Paesi ordinarono ai loro cittadini che si trovano in Qatar di passaggio o come residenti di lasciare il Paese.

L'Arabia Saudita chiuse i collegamenti terrestri, aerei e marittimi con l'emirato e vennero sospesi i voli delle compagnie aeree Etihad, Emirates e FlyDubai da e per il Qatar.

L’accusa era quella di appoggiare i Fratelli Musulmani, diffondere i messaggi di Isis e al-Qaeda e di sostenere le politiche iraniane nella regione.

(https://tg24.sky.it/mondo/2017/06/05/egitto-arabia-saudita-emirati-arabi-bahrain-qatar-terrorismo/amp)

Il 4 gennaio 2021, un accordo tra Qatar e Arabia Saudita, con il benestare degli Stati Uniti del neo eletto Biden, mise fine alla disputa e diede inizio ad una nuova politica “distensiva” nell’area.

(https://www.africa-express.info/2021/01/04/dopo-tre-anni-di-liti-qatar-e-arabia-saudita-fanno-la-pace-con-la-benedizione-usa/)


Una inchiesta del Telegraph del novembre 2022 ha riacceso i riflettori sul governo di Doha. (https://www.telegraph.co.uk/global-health/terror-and-security/how-taliban-helped-build-stadiums-qatar-world-cup/)

Secondo quanto ricostruito dal giornale inglese, alcuni “dirigenti” talebani avrebbero guadagnato milioni di dollari fornendo attrezzature e materiali impiegati per costruire gli stadi per la Coppa del mondo.

La “fonte”, proveniente dall'ufficio di rappresentanza dei talebani a Doha, ha riferito che i talebani avrebbero sfruttato i guadagni percepiti con gli accordi del febbraio 2020 per investirli per acquistare e poi subappaltare macchinari pesanti destinati ai cantieri per le infrastrutture dei tornei.

Il Qatar non ha mai fatto mistero di appoggia varie tipologie di islamismi e di essere vicino a una serie di gruppi islamisti che vanno dai Fratelli musulmani ai Talebani stessi.


(Fonte immagine: africa-express e rai)

Afghanistan: colloqui tra Qatar e Talebani

Domenica 5 febbraio, Mutlaq Bin Majed Al-Qahtani, un inviato del ministro degli Affari Esteri del Qatar, si è recato a Kabul per incontrare Amir Khan Muttaqi, il ministro degli Esteri ad interim dell’amministrazione talebana.
Secondo quanto riferito dal portavoce degli Affari esteri afghani, Abdul Qahar Balkhi, «Le due parti hanno discusso del coordinamento politico, della forza delle relazioni e degli aiuti umanitari».

Nessun Paese straniero ha riconosciuto formalmente il governo afghano da quando, il 15 agosto 2021, i talebani hanno preso il potere in Afghanistan.
Cina, Pakistan e Russia hanno però tenuto colloqui formali con i nuovi governanti di Kabul.

Il Qatar, che non ha mai nascosto il suo appoggio agli “studenti”, dal 2012 ha ospitato l’ufficio politico dei Talebani, quando questi erano impegnati in un’insurrezione contro il governo sostenuto dall’Occidente, fino alla presa del potere nel 2021.

La linea a doppio filo che lega il Qatar ai talebani e, più in generale, ai gruppi islamisti, delinea un assetto dell’area mediorientale in un divenire di rapporti sempre più precari.