Merry Christmas INFIDELS: le minacce al Mondo Occidentale.

Secondo il quotidiano Bild, una cellula jihadista sta pianificando attentati in Europa a Natale e Capodanno.

I terroristi intenderebbero colpire in Germania, Austria e Spagna durante le messe di Natale o il 31 dicembre. Diversi jihadisti coinvolti nel piano sono stati arrestati lo scorso sabato, rispettivamente a Vienna, nel quartiere di Ottakring, e nel Saarland in Germania.

In Spagna tre minorenni sono stati arrestati per il sospetto che stessero pianificando un'azione terroristica dopo aver subito un processo di radicalizzazione di stampo jihadista.
I tre giovanissimi sono stati individuati nel corso di un'indagine su profili attivi su social network che promulgavano messaggi violenti e di apologia del terrorismo in nome dell'Islam. Due dei tre sospettati sono stati arrestati in provincia di Madrid, mentre un terzo in quella di Barcellona.

Sempre in Spagna, l’Ufficio centrale marocchino di investigazione giudiziaria (BCIJ) e le autorità spagnole hanno condotto un’operazione Antiterrorismo congiunta, durante la quale diversi sospetti terroristi sono stati arrestati a Nador, nella regione orientale del Marocco, e nell’enclave spagnola di Melilla.
Le indagini preliminari avevano dimostrato che gli individui erano coinvolti anche nel reclutamento di altre persone nelle loro operazioni terroristiche.
L’operazione è avvenuta meno di una settimana dopo un’analoga missione antiterrorismo congiunta ispano-marocchina. La settimana scorsa, infatti, la polizia spagnola ha rivelato di essere riuscita a smantellare una rete sospettata di preparare due attacchi terroristici e contestualmente di finanziare le attività dell’ISIS con la raccolta di denaro proveniente da crimini commessi in Europa.

Ad Empoli, un giovane di 25 anni originario della Libia ha distrutto un albero di Natale ed ha danneggiato luminarie ed oggetti legati alle festività natalizie.

A Parabiago (Milano), un 30enne marocchino ha dato alle fiamme il presepe della chiesa di Villastanza urlando «La dovete pagare!» ed inveendo contro l’Italia e l’Occidente.

In Turchia il ministro dell’Interno, Ali Yerlikaya, ha annunciato che il 22 dicembre le autorità turche hanno arrestato 304 persone sospettate di avere legami con lo Stato Islamico (ISIS) in operazioni condotte in 32 province.



Cosa sta dunque accadendo? C'è davvero un rischio così elevato di attentati in questo periodo in Europa e nel mondo occidentale?

Come già analizzato in precedenti post del Blog e nel mio articolo per Mondo Internazionale, l'operato dei Media nostrani, che hanno trasformato un conflitto politico-territoriale (quello Israelo-palestinese) in un conflitto religioso-culturale, ha notevolmente ampliato il campo di "battaglia" rendendo possibile una "importazione della jihad" in Europa ad opera del sempre più nutrito gruppo di jihadisti autoctoni europei.

La possibilità che ciò avvenga in questo periodo di festività (occidentali) è sintomatico poiché nell'ideologia jihadista è sempre viva l'intenzione di colpire non solo gli individui ma anche e soprattuto l'animo occidentale degli "infedeli".

In tal senso, la scelta di obiettivi di simboli comuni condivisi dalla cultura "apostata ed impura", rappresenta una ghiotta occasione anche in termini di propaganda.

In un conflitto che non ha confini, in un periodo di consumi, shopping e divertimenti, il terrore di eventi imprevisti genera più danni di attacchi reali.